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Perché Paula e Peter non hanno le stesse possibilità?

Perché Paula e Peter non hanno le stesse possibilità?

C’è un principio, un po’ vintage, che molti ancora citano in azienda quando si parla di competenze e carriere. È il “principio di Peter”, che recita, più o meno cosí “in una gerarchia, ogni dipendente tende a fare carriera fino al proprio livello di incompetenza” e che ha come corollario che “con il tempo, ogni posizione lavorativa tende a essere occupata da un impiegato che non ha la competenza adatta ai compiti che deve svolgere”.

Tom Schuller, ex ricercatore dell’OCDE, nel suo libro, The Paula Principle: How and Why Women Work Below Their Level of Competence ci introduce invece ad un principio speculare a quello di Peter: il Principio di Paula: “le donne tendono ad essere sovrarappresentate nelle posizioni di livello inferiore, nonostante abbiano le stesse qualifiche o addirittura più qualifiche delle loro controparti maschili.” Paula quindi non solo non ha una posizione adeguata al suo livello di competenza, ma resta un gradino sotto, al contrario di Peter.

T. Schuller nel suo libro ricorda un dialogo tra i due fratelli Tom e Maggie Tulliver nel romanzo del XIX secolo Middlemarch di George Eliot. Maggie è molto più intelligente di suo fratello, ma è Tom che va a scuola. Il padre è un uomo gentile, ma non vede la necessità di istruire una ragazza ovviamente intelligente. “Non va bene… una donna non deve essere così intelligente; si trasformerà in un problema“.

Il romanzo è datato ma la frase del padre esplicita un pregiudizio che è ancora presente. Nessuno oserebbe oggi dire una cosa simile ma i sistemi organizzativi, hanno ancora difficoltà a vedere, riconoscere, attribuire al lavoro delle donne il valore che merita. E’ attraverso il filtro di questi bias sistemici che, mentre Peter fa carriera, anche senza averne le competenze, Paula rimane al palo e fatica ad essere presa in considerazione per posizioni di leadership.

Il Principio di Paula ci ricorda che anche dopo anni di studi, di lotte, di riflessioni comuni, di alleanze stabilite con “l’altra metà del cielo” la strada da fare per raggiungere una vera uguaglianza è ancora molto lunga. Quello che possiamo fare, per dare a Paula più possibilità, è di sfidare gli stereotipi e sostenere i cambiamenti sociali, economici, giuridici che vanno verso una maggiore equità.

Le recenti iniziative italiane, ad esempio in merito di certificazione della parità di genere, stabilendo criteri oggettivi e KPI, dovrebbe, lo speriamo, favorire all’interno delle organizzazioni lo sviluppo di comportamenti virtuosi in questo campo.

Se volete saperne di più sul principio di Paula e per altri post su bias di genere leggete il nostro blogpost a questo indirizzo: https://nexusconsultation.com/it/2021/05/11/il-principio-di-paula-quando-paula-e-peter-si-specchiano/

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